Cerco una guida al di fuori del mio mondo introspettivo, privando il mio intuito di ascolto. Nel corso del tempo, la "me" che all'inizio mi guidava, ora è solo una paura che tenta di trovare pace in un futuro che non è il mio.​ Mi lascio coinvolgere da decisioni che non sono mie. 

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Sentendomi senza identità, non mi resta altro che cancellarmi. Intervengo quindi su foto scattate in momenti di vulnerabilità emotiva e lo faccio con il semplice strumento "gomma" nel telefono. Elimino tracce di passato e presente, e quindi inevitabilmente, anche di futuro.

Agisco velocemente, senza pensarci. Come se nulla fosse.