Denis Abazi
"Aria pesante"
Installazione pittorica
Dimensioni variabili
Acrilico su teli di plastica
Pordenone, Italia
La quarantena ha costruita una gabbia fatta di paure, ansie, inettitudine. E mi trovavo a fissare il soffitto. Persa. Con quest'aria pesante che mi premeva il petto. Come se avessi avuto un peso, o un sacchetto sopra la testa.
Ho costruito un'installazione circolare dove mi chiudevo e dipingevo.
In questa terra di mezzo tra conforto-sconforto, ogni sensazione, movimento, suono è enfatizzato dal comportamento della plastica. Il telo è uno schermo che mi protegge dal mondo esterno, non sento rumori, e le al di fuori del perimetro circolare, le figure sono indistinguibili. E anche io lo sono, indistinguibile, un'ombra. Sono protetta dal giudizio delle persone.
Quell'involucro è un nido che però non posso abitare per troppo tempo. L'aria diventa pesante.
Posso uscire solo quando sento che l'azione ha superato i pensieri, quindi dipingo ricordi di vergogna, paura e staticità, finchè sento di poter uscire.