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"Caricare di ricordi: argilla acqua corpo"

Performance 5'27''

argilla, acqua e tela 200x200 cm

2020, Granada, Spagna

Ho creato una grande scultura in argilla su cui avevo impresso la percezione emotiva del mio corpo.

Un giorno, a seguito di una serie di eventi nel tentativo di svuotarla per cuocerla, si è rotta.
Nella grande scultura avevo riversato tutta me stessa, tutti i miei ricordi, tutti i miei desideri, tutta la mia energia.
Quando è collassata, l’ho presa in braccio e l’ho stretta forte. L’argilla aveva un peso notevole, era tiepida, pareva stessi abbracciando il ricordo di me stessa. Il materiale al suo interno, tratteneva le mie impronte, la mia esperienza, il mio sentire.
Una volta rotta, ho immerso l’argilla cruda nell’acqua per dissolverla e riutilizzarla.


Quell’acqua si stava intorbidendo di tutti i ricordi intrappolati nella scultura, ma questa volta avevano una nuova consapevolezza: l’energia che avevo impresso nel busto della donna, sebbene fosse dissolto, era ancora viva, forte.


Il liquido colmo di pigmento l’ho infine utilizzato per dipingere su una piccola tela, creando forme del corpo che abito, ma con una nuova consapevolezza. Che forme hanno le mie carni? Tra percezione, sentimento e realtà? Chi sono davvero?
Che cosa mi rimane dopo l’abbandono di un figura a cui ero tanto legata e che poi è sparita? Una piccola poesia sull’abbandono scritta da un’artista di strada tra le magiche strade di Granada a cui avevo raccontato questa struggente storia.

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