Denis Abazi
"Corpo soffocato"
Calchi negativi
Teli di plastica dipinti
Dimensioni variabili
Settembre 2020
2018
Lentamente il cumulo diventa sempre più grande, pesante, ingombrante.
Ho utilizzato il materiale ormai di scarto per creare calchi in negativo del mio corpo che ho sempre sentito pesante, ingombrante, grande.
Manipolo il materiale sulle mie gambe, ventre, pancia. Avvolta dalla plastica mi sento soffocare.
Il comportamento aleatorio dei lunghissimi teli di plastica rendevano eclatanti le forme del mio corpo facendo vacillare la percezione oggettiva del mio fisico.
Lentamente sfilo la plastica dal mio corpo. Ciò che rimane è una creatura vuota, rumorosa, ferma, su cui riverso una guerra interiore senza risposte.
Una sorta di argilla trasparente, soffocante.
Sono queste creature uno specchio o giochi? Punti di riflessione o di cambio?